mercoledì 26 marzo 2014


RECENSIONE FILM "JIMMY GRIMBLE"


TRAMA: Jimmy Grimble è un ragazzo di Manchester di tredici anni. Lui è molto insicuro e quando gioca a calcio insieme ad altri si "impalla" e sbaglia tutto quello che vuole fare, invece quando si allena da solo gioca benissimo.

Intanto sua mamma ha una relazione con uomo che a Jimmy non piace mentre il fidanzato che aveva prima lo portava sempre allo stadio a vedere la sua squadra di calcio del cuore.

Un giorno Jimmy, scappando dai bulli che lo inseguivano,viene aiutato da una signora anziana che dopo aver parlato un po’ con lui gli dona le scarpe di un fantomatico ex giocatore del Manchester City, Robbie Brewer.
Dopo aver iniziato a indossare le scarpe Jimmy inizia a giocare nella squadra della scuola, ed è un vero campione. Col tempo segna tantissime reti e nello stesso periodo si innamora di una ragazza, che fa boxe che lo sostiene e lo difende dagli attacchi dei bulli invidiosi.


Durante la finale del campionato un bullo che gioca nella sua stessa squadra e che è geloso della sua bravura gli getta le scarpe "magiche", quelle donategli dalla signora, in un canale.

L'allenatore compra a Jimmy delle scarpe nuove ma durante il primo tempo gioca male perché era convinto che quelle scarpe non fossero magiche come quelle che aveva prima. 

Durante l'intervallo tra il primo e il secondo tempo l’ex marito della mamma di Jimmy, gli spiega che le scarpe non sono magiche ma che basta credere in se stessi per riuscire ad ottenere ciò che si vuole.
Dopo questa rivelazione Jimmy inizia a credere di avere le qualità per far vincere la sua squadra e la partita finirà proprio così: con la vittoria.
Infine Jimmy a viene proposto di giocare nella squadra giovanile del Manchester United, ma rifiuta l’offerta e va a giocare nella sua squadra del cuore: il Manchester City. 


 SCENE IMPORTANTI:La scena che ci ha colpito di più è quella della rivelazione delle scarpe, perché inizialmente credevamo veramente che le scarpe avessero qualcosa di magico: Jimmy invece dopo averle perse, capisce che basta credere in sé stessi per raggiungere i propri obiettivi. 


IL MESSAGGIO DEL FILM: il film lancia un messaggio a tutti i ragazzi insicuri e timidi che non credono nelle proprie capacità, sostenendo che con la forza di volontà, l'impegno e la fiducia in sé si può fare tutto ciò che si vuole. 

martedì 25 marzo 2014

Ragazzi del mondo


ANKIT: 

 -  “Ciao Ankit, qual è il tuo Paese d’origine?”


-  “Vengo dall’India e per la precisione dal paese di Mukerian che si trova nella regione del Punjab.”


- “Qual è la lingua più diffusa nella regione del Punjab?”


- “Nella regione da cui provengo si parlano tre lingue: l’hindi, il punjabi ma anche l’inglese è molto conosciuto.”


- “In Italia, come avrai capito, lo sport più praticato è il calcio. In India invece quali sono gli sport con più spettatori?”


- “ Gli sport che riscuotono più successo sono il cricket, l’hokey e uno sport che si chiama Kabaddi in cui si sfidano due squadre che devono invadere la metà campo avversaria, i punti si guadagnano toccando un avversario o lottando contro di essi.”


- “Quali sono i piatti tipici della tua regione di provenienza?”


- “Abbiamo molti piatti tipici: il chicken tandoori che è pollo arrostito condito con yogurt e spezie, poi ci sono i ladoo che sono delle palline dolci a base di burro, zucchero e cocco e poi c’è il barfi, un altro dolce tipico a base di cocco e pistacchi.”


- “Qual è il tuo personaggio famoso preferito?”


- “In India sono molto famosi i giocatori di cricket e il mio preferito è Sachin Tendulkar, uno dei migliori giocatori di tutti i tempi.”


- “Qual è il ricordo più bello legato al tuo Paese d’origine?”


- “Mi ricordo di quando insieme ai miei genitori e ai miei zii sono andato a vedere un famosissimo tempio che si chiama Taj Mahal, sono rimasto a bocca aperta per quanto era bello e imponente.”

 


BASTA GUARDARE IL CIELO


RECENSIONE: “BASTA GUARDARE IL CIELO”

TRAMA: Un giorno due ragazzi di nome Max e Kevin si incontrano a scuola durante la lezione di basket. Lì il capo della banda dei randagi prende la palla da basket e la tira addosso a Kevin, un ragazzo con una malattia molto grave che lo obbliga a
camminare con le stampelle.
Quando l’allenatore se ne accorge il capo della banda da la colpa a Max, un ragazzo grande e grosso ma anche molto buono,  e subito dopo chiede a Kevin di rialzarsi.
Dopo la scuola Kevin comincia a dare ripetizioni a Max dato che non sapeva leggere.
Alla fine della lezione gli consegna un libro da leggere che si intitola "King Arthur".
Man mano che il tempo passa, Max e Kevin diventano sempre più amici e si 
imbattono varie volte nella banda dei randagi (il gruppo di bulli della scuola), anche se alla fine, grazie alla loro astuzia, riescono sempre a scappare e a chiamare la polizia. 
Dopo tutte queste vittorie, i due protagonisti sono sempre più uniti ed ogni volta che vanno in giro insieme, Max prende sulle proprie spalle Kevin, per evitare che si stanchi troppo a causa della malattia e così Kevin diviene la mente e Max le gambe.
Procede tutto bene sino a quando Kevin, durante il pranzo nella mensa della scuola, si sente male perchè si soffoca con gli spaghetti.
Dopo vari controlli, i medici comunicano alla mamma di Storpio (il soprannome che Kevin ha scelto di utilizzare per sé) che al figlio rimane poco tempo per vivere perché la malattia si sta aggravando.
Nella notte invece Max viene rapito da suo padre, uscito dalla prigione dopo che era
stato condannato per l’omicidio della mamma.
Quando Kevin viene a sapere dell’accaduto decide di salvare il suo amico e tramite vari stratagemmi riesce a liberarlo e a far arrestare il padre criminale.
Dopo una splendida festa di Natale passata insieme Kevin muore, ma nella mente di Max rimane per sempre il ricordo dell’amico e delle avventure vissute insieme come veri cavalieri della tavola rotonda.
Alla fine, Max inizia a scrivere un libro sui giorni passati insieme a Kevin. 

LE SCENE PIU’ IMPORTANTI: quando Kevin dà il libro da leggere a Max, che capisce l’importanza dello spirito di gruppo e dell’essere cavaliere. Mentre Kevin mangia, lui sviene e Max lo soccorre evitandogli la morte. Infine quando Storpio si
accorge che Max è stato rapito così va a salvarlo. 

 
IL MESSAGGIO: nel film ci sono più messagi, prima di tutto bisogna essere tutti amici, anche dei ragazzi più deboli e inoltre è nostro dovere aiutare le persone in difficoltà proprio come farebbero dei cavalieri.  
 
IL GIUDIZIO: secondo noi questo film è stato molto bello ed interessante, perchè ha toccato molti temi che ci serviranno per il futuro. Come ad esempio quando una persona ti prende in giro tu devi cercare di non ascoltarla e non devi comportarti come 
lei. Inoltre ci ha insegnato lo spirito di gruppo e ad apprezzare le diversità dei nostri 
amici. 
 
A CHI CONSIGLIARLO: noi lo consiglieremmo a tutti i ragazzi che si comportano come bulli in modo che possano imparare il senso del rispetto e dell’amicizia, ma lo consiglieremmo anche alla gente buona, perchè possa migliorare sempre di più il proprio 
comportamento.